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mercoledì 18 agosto 2010

Cossiga non c'è più, e intanto Irene, Vanessa e Francesca tornano in Italy

Pochi lo sanno, ma Francesco Cossiga, il celebre democristiano che voleva prendere a picconate l'Italia, nella sua poliforme esistenza è stato pure un cavaliere di Malta. Non è una cazzata! Guardate la pagina su Wikipedia che gli è dedicata. E siccome qui ci troviamo a Malta (e in particolare a Msida, in un posto afoso in cui un alito di vento non arriva neanche a pagarlo, e in cui per sopravvivere bisogna affidarsi al ventilatore old-style se non al condizionatore) avvertiamo la necessità di trarre un parallelo.
Il parallelo è il seguente. Il vecchio senatore a vita, raggiunta ormai un'età veneranda, se ne va nel mondo dei più e lascia la poltrona a qualche giovane rampollo di belle speranze che attende la gloria nel mondo della politica (il giovane rampollo, si intende, avrà altrettanti agganci e sarà forse altrettanto disposto a salvare la democrazia, a fronte di minacciose contestazioni). Un uomo se ne va, e intanto al mondo ne viene un altro.
E' il mistero della vita: si viene e si va. Tutto è transitivo, e ogni cosa sembra destinata a divenire altro.
In quest'orizzonte di mutamento va inscritta anche l'esperienza di Irene, Francesca e Vanessa. Queste sono tre stagiste che hanno appena terminato il progetto Leonardo. Un progetto di tre mesi, che hanno affrontato col massimo entusiasmo, con la determinazione che oggi è necessaria per chiunque abbia la seria intenzione di avviare qualcosa di importante nella vita. Le loro attese, i loro sogni, le loro ambizioni avranno trovato un responso, una felice ricompensa? Il futuro è pieno di incognite, ma la luce che lo illumina proviene dal presente.
Le ragazze sanno che oggi tutto è difficile. Le cose belle - diceva Socrate, e già lo abbiamo ricordato altrove - sono difficili.
Non ci vogliamo accontentare, noi. Siamo preparati alle intemperie, possiamo soffrire e continueremo a soffrire, nell'impossibilità di veder trionfare la giustizia, quella che premia i sacrifici e punisce gli stronzi.
Il discorso si sta allargando in maniera poco coerente, e forse dobbiamo circoscriverlo allo specifico evento della partenza delle ragazze. La loro esperienza maltese è conclusa e un'altra - sicuramente diversa, sicuramente ricca di più concrete finalità - inizierà. Chi troverà lavoro, chi proseguirà gli studi, chi riuscirà a fare entrambe le cose. Chi si innamorerà. O chi invece si ri-innamorerà. Chi invece non ha bisogno di nulla di ciò, e forse continuerà a vivere come viveva esattamente prima di intraprendere il viaggio maltese; in tal caso tornerà quello che era prima, salvo avere dei contatti in più su Facebook.
Cosa possiamo dire, allora, se non un augurio di prosperità e serenità a queste ragazze, che hanno messo in gioco il loro tempo e hanno accettato di vivere un'esperienza come lo stage appena trascorso? Un abbraccio a tutte voi, ragazze! Nessuno vi dimenticherà! (anche perché vi abbiamo taggato in tutte le foto che conserviamo di voi).
Il rimpianto per il tempo passato insieme, nel caso particolare il tempo che abbiamo vissuto con voi in giro per l'isola e nell'Orchidea Apartment di Triq Tal-Hriereb, è un sentimento che si ascrive al nocciolo delle cose belle.
Ci rievoca anche le parole con cui Ernst Junger, l'instancabile esteta ed entomologo tedesco, apriva il suo romanzo Sulle scogliere di marmo.
"Voi tutti conoscete la selvaggia tristezza che suscita il rammemorare il tempo felice: esso è irrevocabilmente trascorso, e ne siamo divisi in modo spietato più che da quale si sia lontananza di luoghi. Le immagini risorgono, più ancora allettanti nell'alone del ricordo, e vi ripensiamo come al corpo di una donna amata, che morta riposa nella profonda terra e che simile a un miraggio riappare, circonfusa di spirituale splendore, suscitando in noi un brivido di sgomento. Sempre di nuovo ritroviamo negli affannosi sogni il passato, in ogni suo aspetto, e come ciechi brancoliamo verso di esso. La coppa della vita e dell'amore ci sembra non esser stata colma sino all'orlo, per noi, e nessun rimpianto vale a ridonarci tutto ciò che non abbiamo avuto. Oh, fosse questa tristezza almeno d'insegnamento per ogni nuovo attimo di felicità!".

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