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lunedì 16 agosto 2010

L'amore al tempo del calore - E Letizia se ne andrà

Domani Letizia se ne andrà. Alle ore 7 il suo volo la porterà lontano da qui, da quest'isola selvaggia e battuta dal sole africano, in cui l'uomo ha stabilito un precario e difficile accordo con la Storia. Trovavo nelle pagine di Garcia Marquez una frase che descriveva il rapporto simbiotico tra l'uomo e la natura. Purtroppo il tempo, e gli impegni variegati che mi obbligano a non perseguire in certi propositi, mi han fatto dimenticare il riferimento preciso; per non rischiare un errore eviterò di fare citazioni.
Dicevo, insomma, che il volo di domani mattina porterà via il rosso ruggine dei capelli di Letizia, nonché il suo sorriso. Che ci resterà, per allietare queste giornate che il mondo postmoderno ci obbliga a trascorrere davanti a Facebook? Che ne sarà di Letizia, ora che il progetto Leonardo è arrivato al capolinea, e per lei si tratta di voltar pagina? La sua prossima avventura le farà dimenticare i momenti maltesi che ha vissuto sull'isola? (Non con me, visto che ci siam visti poco e in maniera sfuggevole). La vita ha per lei in serbo tante sorprese. Non sappiamo quali, ma certo saranno floride e piene di fortuna, perché così è l'orientamento aperto ed entusiasta con cui Letizia si rivolge alla vita.
Deh, ma questo post sta venendo fuori un pappone; cerchiamo di tornare sui binari del solito stile.
Dobbiamo anche domandarci: e che ne sarà di noi, al termine di quest'esperienza? Cosa ci porteremo nel cuore, e come saremo cambiati? Riconosceremo le nostre nuove angosce, che forse rispecchieranno quelle antiche, cioé del tempo che precedeva il Leonardo, e forse precedeva la nostra coscienza immatura delle cose belle? Qualcosa mi spinge a pensare che è proprio quella coscienza immatura, che ci fa godere con più trasporto delle cose belle.
Ma per questo, scriverò un altro post.
Adesso è l'ora della cena.

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